Sono ancora validi i principi fondanti del SSN e del NHS
Sia il SSN italiano che il NHS inglese non hanno mai affrontato una crisi così profonda. Nonostante i problemi sembrino insormontabili, riteniamo che valga la pena impegnarsi e lottare per la loro premessa centrale: offrire un servizio sanitario gratuito, universalista ed equo a tutta la popolazione.
In occasione del 70° anniversario dell’NHS, un sondaggio del BMJ ha rivelato i tre maggiori successi del servizio sanitario secondo i lettori: fornire assistenza in base alle necessità gratuitamente, la medicina generale come fondamento della cura del paziente, e il personale che lavora per un bene comune. Oggi, questi principi sono minacciati (doi:10.1136/bmj.k2121 doi:10.1136/bmj.k1540).
Un sondaggio in Italia del 2024, condotto da Engage Minds HUB, mostra una divisione tra gli italiani riguardo alla fiducia nel SSN, con il 49% che ancora ne ha fiducia e il 51% che non ne ha più. C’è stato un trend di recupero della fiducia dal maggio 2020 al gennaio 2024, dal 39% al 49% (+10%). In entrambi i paesi, il dibattito politico spinge verso la privatizzazione dei servizi sanitari pubblici, con un crescente ruolo di assicurazioni e mutue, creando un aumento delle diseguaglianze sociali e di salute.
Il Report OXFAM 2024 documenta la crescente concentrazione della ricchezza in una minoranza della popolazione e una “pauperizzazione” della maggioranza, privata non solo dei servizi del welfare ma anche di diritti e tutele contrattuali nel lavoro.
Il “roll back” dei sistemi sanitari italiano e inglese è documentato dal rapporto CENSIS presentato al “Welfare Day”. Una politica a breve termine evita le “riforme strutturali” che non portano consenso immediato e spesso causano conflitti. I governi utilizzano il welfare per trovare risorse a breve termine per finanziare altre politiche più efficaci per guadagnare voti. Sanità, istruzione e previdenza sono pilastri della coesione sociale in entrambi i paesi, nonostante le crescenti difficoltà. SSN e NHS non sono perfetti, ma possono essere rilanciati.
I problemi dei Sistemi Sanitari Pubblici richiedono azioni urgenti. Nigel Crisp e colleghi sostengono che è necessario un cambiamento radicale nel modo in cui i servizi sono progettati, utilizzando meglio le tecnologie disponibili e fornendo più servizi nelle case e nelle comunità (BMJ 2024; 384, doi: https://doi.org/10.1136/bmj-2023-078903). Questi cambiamenti devono essere guidati dai professionisti e dalle comunità coinvolte, basandosi sulla scienza biomedica, l’istruzione professionale e le competenze del personale del NHS.
Il SSN è stato fondato in Inghilterra e in Italia attraverso atti di volontà politica spesso contro l’opposizione di poteri forti e interessi finanziari. I governi dovrebbero rilanciare i Sistemi Sanitari Pubblici con la partecipazione attiva di tutti i settori, essendo chiari sui problemi esistenti, sui vincoli di bilancio e sul tempo necessario. Organismi terzi dovrebbero fornire valutazioni indipendenti sui piani e sulle politiche di rilancio, contenendo le pressioni politiche a breve termine.
Lo scenario sanitario sta cambiando profondamente. Le applicazioni della genomica e dell’Intelligenza Artificiale permettono lo sviluppo di una medicina personalizzata e di precisione. Questo dovrebbe portare a cure più appropriate ed efficienti. Tuttavia, i modelli organizzativi attuali non sono aggiornati rispetto alle nuove necessità di popolazioni più anziane e affette da malattie croniche. È necessario un approccio più orientato alla cura della persona piuttosto che della malattia.
L’alternativa a un servizio universalista è limitare i servizi a una determinata fascia di popolazione, aumentando le disuguaglianze. Un sistema universalista promuove l’innovazione nei servizi disponibili a tutti.
Un servizio universalista deve rimanere un’aspirazione vitale, costringendo i politici e i manager delle aziende sanitarie a considerare il modo migliore per realizzarlo. La fiducia e la trasparenza sono essenziali. L’integrazione tra sanità e assistenza sociale è fondamentale, poiché l’assistenza sociale è spesso di responsabilità delle autorità locali e varia notevolmente.
Un’altra alternativa potrebbe essere quella di fornire i servizi addebitando ai pazienti il costo attraverso ticket, ma questo potrebbe ridurre l’accesso ai servizi e aumentare le disuguaglianze.
I Servizi Sanitari Nazionali devono anche considerare l’equità. La pandemia di COVID-19 ha evidenziato le disuguaglianze esistenti. I Servizi Sanitari Nazionali devono essere resilienti, pianificare per gli shock futuri e minimizzare le conseguenze negative delle crisi.
La OECD nel suo Report “Pronti per la prossima crisi?” ha affermato che la pandemia di COVID-19 ha avuto enormi conseguenze per le società e i sistemi sanitari. Promuovere la salute della popolazione e la resilienza del sistema sanitario è fondamentale.
I Governi devono considerare come finanziare la spesa sanitaria futura, attraverso l’aumento della spesa pubblica complessiva, la riallocazione dei bilanci statali, l’equilibrio tra spesa pubblica e privata e l’efficienza nella spesa. Serve la creazione di politiche di salute intergovernative e intersettoriali che promuovano la salute come “uno stato d’animo”.
Anche i pazienti e i cittadini possono contribuire al miglioramento della salute. Le comunità locali, con o senza l’assistenza dei servizi sanitari, possono affrontare i problemi sanitari e creare salute. I Servizi Sanitari Nazionali dovrebbero centralizzare le risorse e gli sforzi della comunità nella gestione delle condizioni a lungo termine, rafforzare il legame con la comunità e includere la voce dei cittadini nella governance e nel processo decisionale.
In Italia, è necessario implementare quanto previsto dai DM 71 e DM 77, centralizzando le comunità e integrando tutti i soggetti presenti nelle filiere assistenziali.
La perdita di fiducia nei servizi sanitari nazionali riguarda anche il ruolo della politica nella loro gestione. Serve un controllo indipendente dei piani e delle politiche.
Punti chiave:
- I governi devono considerare un’emergenza la situazione dei servizi sanitari e sociali.
- Ogni governo dovrebbe rilanciare il proprio Servizio Sanitario Nazionale con la partecipazione attiva delle comunità e di tutte le parti interessate.
- Serve un approccio conseguenziale e solidale verso le comunità.
- Le Raccomandazioni della “The Lancet Commission” sottolineano l’importanza di finanziamenti pubblici per l’assistenza sanitaria primaria e di un approccio globale che coinvolga tutti i ministeri e la società civile.
- I Servizi Sanitari Nazionali devono adattarsi ai cambiamenti, pianificare per gli shock futuri e promuovere la salute e il benessere.
Fonte: quotidianosanita.it