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I Paesi UE e la variante Omicron - CBH

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21 December 2021

I Paesi UE e la variante Omicron

I Paesi UE e la variante Omicron

I contagi aumentano in tutta Europa e i Paesi UE passano a misure più severe per frenare, per quanto possibile, una nuova ondata di infezioni della variante Omicron.

Per Italia, Portogallo, Grecia e Irlanda un primo passo è stato quello di proteggersi dall’esterno con test d’ingresso per gli arrivi dal resto dell’Ue. I Paesi Bassi hanno scelto invece da subito la via più radicale di imporre subito un nuovo lockdown a tempo.

Il sostanziale vantaggio di crescita di Omicron rispetto alla variante Delta lascia credere che presto diventi forma dominante del coronavirus negli stessi Paesi con alti livelli di immunità della popolazione.

Per l’Organizzazione mondiale della sanità non è chiaro se questo sia dovuto alla capacità della variante di sfuggire alle difese, alla sua maggiore trasmissibilità o a una combinazione di entrambe le cose.

Il punto è che con casi in aumento tanto rapido gli ospedali in alcune aree potrebbero andare in sovraccarico. Di qui i piani di azione in corso di valutazione da parte dei governi.

Vediamo in dettaglio le misure dei vari paesi UE

Da domenica 19 e fino al 14 gennaio resteranno aperte in Olanda solo le attività essenziali, come supermercati e farmacie, che funzioneranno fino alle 20. Saranno chiusi invece negozi non essenziali, cinema, teatri, musei, sale concerti.

Il Comitato scientifico francese per l’emergenza Covid ha invitato il governo di Parigi a introdurre una stretta per Capodanno. Il municipio della Capitale Parigi ha intanto annunciato la cancellazione dei fuochi d’artificio e dei concerti previsti sulle Champs-Elysées la sera del 31 dicembre.

La Germania invece impone restrizioni agli ingressi da Francia e Danimarca, dichiarate zone ad alto rischio Covid. Chi arriverà da questi Paesi senza essere vaccinato, o senza avere un certificato di guarigione, dovrà farà dieci giorni di quarantena, periodo che potrà essere ridotto con un test negativo dopo cinque giorni.

In Danimarca è scattata la chiusura di cinema, teatri e musei oltre che la chiusura dei ristoranti alle 23.

In Irlanda, da lunedì 20 per pub e ristoranti le saracinesche si abbasseranno non più tardi delle 20.

Fuori dell’Ue nel Regno Unito i casi quotidiani confermati sono saliti a numeri record questa settimana, tanto che il governo ha già reimposto mascherine al chiuso e l’obbligo di mostrare prova della vaccinazione o un recente test negativo per discoteche e grandi eventi.

In Svizzera una persona su due si dice favorevole ad imporre il confinamento alle persone non vaccinate contro il Covid. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dal Sonntagsblick, l’idea è appoggiata dai due terzi delle persone tra i 60 e i 79 anni, riferisce l’agenza Keystone-Ats.

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