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Sanità transfrontaliera – valutazione dei diritti dei pazienti - CBH

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20 May 2021

Sanità transfrontaliera – valutazione dei diritti dei pazienti

Sanità transfrontaliera – valutazione dei diritti dei pazienti

Sono passati 10 anni dall’entrata in vigore della Direttiva Europea 2011/24/EU sui diritti dei pazienti nella sanità transfrontaliera.

La Commissione Europea continua a portare avanti nuove iniziative. E dopo il primo Survey del mese di gennaio, ha aperto una nuova consultazione che coinvolge direttamente i cittadini UE.

Il periodo per l’invio dei commenti si è aperto il 4 maggio e chiuderà il 27 luglio 2021.

Destinatari

Sono invitati a contribuire alla consultazione tutti i cittadini e i portatori di interessi. Particolare interesse alle persone che hanno esperienza nel ricorso all’assistenza sanitaria programmata in un altro paese dell’UE, con il funzionamento pratico della direttiva sui diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera o con la cooperazione nel settore delle malattie rare. In particolare, le reti di riferimento europee sulle malattie rare, a bassa prevalenza e complesse.

I cittadini, le autorità nazionali e regionali, i punti di contatto nazionali per l’assistenza sanitaria transfrontaliera, gli enti assicurativi e quelli previdenziali, i prestatori di assistenza sanitaria e gli operatori sanitari, le organizzazioni di pazienti, i difensori dei diritti dei pazienti, gli organismi di audit, i sindacati. Ma anche i membri del comitato delle ERN degli Stati membri e i coordinatori delle ERN, le organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità e l’industria farmaceutica potrebbero avere un particolare interesse a contribuire.

Perché questa consultazione?

La direttiva sui diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (2011/24/UE) mira ad agevolare l’accesso a un’assistenza sanitaria sicura e di qualità in un altro paese dell’UE. Essa intende offrire ai pazienti maggiori possibilità di ricorrere all’assistenza sanitaria programmata in tutta l’UE. Anche tra paesi confinanti e nelle regioni di confine. Consentendo ai pazienti, allo stesso tempo, di chiedere il rimborso al sistema sanitario nazionale o al loro ente di assicurazione sanitaria.

La direttiva mira, inoltre, a stimolare la cooperazione europea nel settore delle malattie rare. Attraverso l’istituzione di reti di riferimento europee sulle malattie rare, a bassa prevalenza e complesse. Al fine di sostenere la valutazione dell’attuale direttiva, la Commissione europea invita tutti i soggetti interessati e i portatori di interessi a condividere le loro opinioni ed esperienze nel ricorso all’assistenza sanitaria programmata nell’UE o nella cooperazione dell’UE nel settore delle malattie rare. Il contributo fornito può offrire informazioni e approfondimenti importanti sull’impatto e sui risultati della presente direttiva, nonché su eventuali problemi di attuazione e applicazione.

Rispondere al questionario

È possibile partecipare alla consultazione pubblica rispondendo al questionario online.

I questionari sono disponibili in alcune o in tutte le lingue ufficiali dell’UE. I contributi possono essere inviati in una qualsiasi lingua ufficiale dell’UE.

https://ec.europa.eu/info