Ssn: in 5 anni 74 ospedali e 22mila sanitari in meno
Il Quotidiano Sanità ha pubblicato un’elaborazione di confronto dei dati dell’ultimo annuario statistico del SSN del Ministero 2018 con quelli del 2013.
Ciò che emerge è un settore pubblico in difficoltà, che in 5 anni ha perso 74 strutture di ricovero (45 pubbliche e 29 private), 413 strutture di specialistica ambulatoriale (316 nel pubblico e 97 nel privato). Nel settore dell’assistenza territoriale residenziale le strutture pubbliche si sono ridotte di 159 unità, mentre quelle private sono aumentate di 837. Per l’assistenza territoriale semiresidenziale si registrano meno 30 nel pubblico e più 289 nel privato. L’altra assistenza territoriale ne ha in meno 87 pubbliche e in più 6 private. Per quella riabilitativa sono 9 pubbliche in più contro ben 69 private in più.
Riassumendo, il SSN ha perso il 5,2% di strutture e il privato ne ha guadagnato il 7,2%. Ma la difficoltà del Ssn non si ferma qui. In calo, purtroppo come si è visto durante l’ultima pandemia, è anche il personale. Qui si registrano 22.246 unità in meno.
Infatti, sempre durante questi cinque anni, mancano all’appello 2.216 medici di medicina generale che nel 2018 sono 42.987 contro i 45.203 del 2013. Si registrano 206 pediatri di libera scelta in meno (sono 7.499 nel 2018, erano 7.705 nel 2013), 304 medici di guardia medica in più.
I dati dell’Annuario del 2018
Nel 2018 l’assistenza ospedaliera si è avvalsa del 48,6% di istituti di cura pubblici, mentre il rimanente 51,4% erano privati accreditati. Il 63,5% delle strutture pubbliche è costituito da ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 10,3% da Aziende Ospedaliere, ed il restante 26,2% dalle altre tipologie di ospedali pubblici. Il SSN dispone di circa 190 mila posti letto per degenza ordinaria, di cui il 21,4% nelle strutture private accreditate, 12.541 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,2%) e di 8.510 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (77,5%). A livello nazionale sono disponibili 3,5 posti letto ogni 1.000 abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 2,9 ogni 1.000 abitanti.
La distribuzione dell’indicatore risulta piuttosto disomogenea a livello territoriale: Calabria (2,9 posti letto), Campania (3,1) e Puglia (3,1) fra le Regioni con la minor disponibilità di posti letto.
Particolare interesse ha rivestito in questi ultimi anni l’area dell’emergenza. Il 53,2% degli ospedali pubblici risulta dotato nel 2018 di un dipartimento di emergenza e oltre la metà del totale degli istituti 65,2% di un centro di rianimazione. Il pronto soccorso è presente nell’ 80,0% degli ospedali. Il pronto soccorso pediatrico è presente nel 17,3% degli ospedali. Dai dati di attività delle strutture con pronto soccorso si evidenzia che nel 2018 ci sono stati circa 3,4 accessi ogni 10 abitanti. Di questi quasi il 13,5% è stato in seguito ricoverato. Quest’ultimo indicatore si presenta altamente variabile a livello territoriale. A fronte di una percentuale di ricovero pari al 11,2% registrato nella Regione Piemonte, si raggiungono valori pari a 18,8% nella Regione Sardegna.
Il personale SSN
Il personale dipendente del SSN è costituito dal personale delle Aziende Sanitarie Locali, compreso quello degli istituti di cura a gestione diretta, dal personale delle Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere integrate con il Servizio Sanitario Nazionale e dal personale delle Aziende Ospedaliere integrate con l’Università.
Nel 2018 tale personale ammonta a 604.104 unità e risulta ripartitonel seguente modo. Il 72,0% ruolo sanitario, il 17,4% ruolo tecnico, il 10,4% ruolo amministrativo e lo 0,2% ruolo professionale. Nell’ambito del ruolo sanitario, il personale medico è costituito da 101.876 unità e quello infermieristico da 253.819 unità. Il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attesta sul valore di 2,5 infermieri per ogni medico. Nelle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate operano 94.464 medici e 236.756 unità di personale infermieristico.