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Recovery Plan. Sanità: investimento più del doppio della prima bozza - CBH

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12 January 2021

Recovery Plan. Sanità: investimento più del doppio della prima bozza

Recovery Plan. Sanità: investimento più del doppio della prima bozza

È pronta per l’esame del Consiglio dei ministri di stasera l’ultima versione del Piano italiano per l’accesso alle risorse europee del Recovery Plan.

Dopo la prima bozza di dicembre, per la sanità sono state più che raddoppiate le risorse. Per un ammontare di 18 miliardi, a cui si aggiungono risorse React UE per 1,7 miliardi, per complessivi 19,7 miliardi.
 
Ora tocca l’esame del Governo sul Recovery Plan, che dovrà poi essere esaminata dal Parlamento e quindi inviato in Europa.

 
Il Piano per l’Europa (Recovery Plan) prevede un totale di 222,9 miliardi di investimenti per il finanziamento. Sei sono le grandi aree di intervento, definite “missioni”.

1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

2. Rivoluzione verde e transizione ecologica

3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile

4. Istruzione e ricerca

5. Inclusione e coesione

6. Salute.

Salute – Sanità italiana

“Il quadro attuale dell’assistenza sanitaria territoriale – si legge nel Piano – mostra elevata frammentarietà̀ e significativi elementi di criticità. In particolare, l’Italia evidenzia un forte ritardo sulla diffusione dell’assistenza domiciliare rispetto agli altri Paesi OCSE (4% pazienti anziani rispetto alla media OCSE del 6%) e un’elevata disomogeneità̀ fra regioni di tutti i servizi residenziali e di prossimità̀. 
Anche il sistema ospedaliero manifesta ritardi in particolare riguardo alla carenza e formazione del personale. Ma anche in termini di vetustà delle apparecchiature tecnologiche e delle dotazioni informatiche. Per cui è prioritario prevedere interventi ammodernamento in modo uniforme sul territorio nazionale”.  
“Emerge quindi l’esigenza di intervenire con azioni di rafforzamento sia del sistema ospedaliero sia, in particolare, della rete dell’assistenza territoriale. Quest’ultima appare, infatti, debole e non omogenea nella capacità di dare risposte integrate (di natura sanitaria e sociosanitaria), non garantendo equità di accesso alle cure e costituendo una delle principali criticità̀ del SSN”.

Gli importi per gli interventi per la sanità sono stati quindi così suddivisi.

Casa della Comunità̀ e presa in carico delle persone – 4 mld
Implementazione di strutture assistenziali di prossimità̀ per le comunità̀.

  
Casa: primo luogo di cura. Assistenza domiciliare – 1 mld
L’assistenza domiciliare integrata (ADI) rappresenta oggi il setting assistenziale che meglio risponde ai cambiamenti epidemiologici della popolazione.  


Sviluppo delle cure intermedie – 2 mld
Implementazione di presidi sanitari a degenza breve (Ospedali di comunità).

 
Salute ambiente e clima. Sanità pubblica ecologica – 0,9 mld
Rafforzare la capacità, l’efficacia, la resilienza e l’equità del Paese di fronte agli impatti sulla salute, attuali e futuri.

  
Ammodernamento parco tecnologico e digitale ospedaliero – 3,41 mld
Ammodernamento tecnologico degli ospedali in riferimento alle attrezzature di alta tecnologia e ad altri interventi orientati alla digitalizzazione delle strutture sanitarie.

 
Ospedali – 5,6 mld
Percorso di miglioramento strutturale in materia di sicurezza delle strutture ospedaliere, che rivestono un ruolo cruciale e strategico nelle situazioni di emergenza.

Fascicolo Sanitario elettronico e raccolta, elaborazione e analisi dei dati a livello centrale – 1 mld

Interventi regionali per l’evoluzione, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)
  
Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN – 0,2 mld
– finanziamento di progetti di PoC (Proof of Concept), attraverso cui ridurre il gap fra risultati della ricerca e applicazione industriale.

– finanziamento di programmi/progetti di ricerca finalizzata in materia di malattie rare e tumori rari.  

Ecosistema innovativo della salute – 0,1 mld
Sviluppare un ecosistema per l’innovazione nell’Area “Salute” così come individuata dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) e dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI).  

Sviluppo delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali dei professionisti in sanità – 1,51 mld

Borse di studio. Corsi di formazione specifica in medicina generale. Piano di formazione straordinario di tutto il personale ospedaliero in materia di infezioni ospedaliere. Percorso di formazione dei ruoli apicali degli Enti del SSN (Direttori generali, sanitario, amministrativo delle aziende, direttore dei distretti, dei dipartimenti, dei presidi ospedalieri, etc)

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