Milleproroghe. Il CdM approva il decreto “salvo intese”. Ecco tutte le misure per la sanità
Il Consiglio dei Ministri ha approvato
il decreto Milleproroghe con la formula “salvo intese”. Sembra che
una nuova riunione del Cdm sia prevista subito dopo Natale, il 27 dicembre.
Tutte le misure per la sanità anticipate nei
giorni scorsi sono state confermate, con l’importante novità per i dirigenti medici e
sanitari del Ssn dello sblocco dei fondi per le retribuzioni accessorie, la famosa
questione “Ria” (Retribuzione Individuale di Anzianità), oggetto da anni di un contenzioso con i sindacati
di categoria dopo il blocco in vigore da anni.
Questo dovrebbe comportare il ripristino del fondo per le retribuzioni accessorie dei medici e dei dirigenti sanitari del Ssn finanziato con i corrispettivi economici dei “vecchi” trattamenti di anzianità (la Ria, appunto) dei medici che andavano in pensione. Mentre, negli anni 2010-2014, le leggi finanziarie, al fine di reperire risorse per il deficit dello stato, hanno disposto il blocco dei fondi accessori.
Altra novità del Milleproroghe è la stabilizzazione dei precari di Irccs e Izs, che prevede, per chi abbia maturato al 31 dicembre 2019 un’anzianità di servizio di almeno tre anni negli ultimi sette (prima erano cinque), la possibilità di essere assunto con contratto di lavoro a tempo determinato.
Le misure sanitarie inserite nel decreto sono poi varie, e soprattutto proroghe. Dalla proroga della direttiva UE sulla sperimentazione animale, alla proroga per l’istanza per la certificazione all’idoneità a medico di cure palliative. Si prorogano poi a tutto il 2020 i termini per consentire all’Aifa di poter bandire la procedura concorsuale per reclutamento dipendenti, e proroga al 30 giugno 2020 il termine per l’iscrizione all’elenco speciale delle professioni sanitarie istituite dalla legge Lorenzin.