Puglia, liste di attesa infinite: la Corte dei Conti bacchetta la Regione
Dal rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2018 della Corte dei Conti è emerso che è la sanità il settore con più problemi.
La Corte dei Conti evidenzia un «rilevante profilo problematico nel governo delle liste di attesa, molto al di sotto della media nazionale», e nonostante la recente approvazione della legge regionale sulla quale tuttavia «è attualmente pendente un ricorso per illegittimità costituzionale».
I magistrati evidenziano anche «l’enorme spesa sanitaria con grandissime difficoltà di gestione che non si riescono ancora a superare». La spesa sanitaria è pari al 76% della spesa totale del bilancio regionale, quella farmaceutica all’8,09% e quella per dispositivi medici supera del 24% l’obiettivo (con uno scostamento di oltre 141 milioni di euro). La Puglia è quindi la seconda regione in Italia, per entrambe le voci, per mancato rispetto del tetto di spesa.
Con riferimento alla legislazione regionale in materia sanitaria, la Corte dei Conti la definisce «particolarmente significativa», ricordando però che delle otto leggi approvate nel 2018, tre sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte Costituzionale.
La relazione evidenzia, ancora, la questione legata ai debiti fuori bilancio, che ammontano nel 2018 a oltre 19 milioni di euro (3 milioni per sentenze e provvedimenti giudiziari esecutivi, 16 milioni di acquisizione di beni e servizi di cui 5 milioni per compensi di avvocati), in aumento rispetto ai 17 milioni del 2017, e rappresentano il 47% della legislazione regionale di spesa (15 leggi su 34) e il 24% dell’intera legislazione regionale.