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Dagli aumenti del Fondo sanitario alla carenza di personale. Se parte il Governo, ecco le prime sfide urgenti che attendono i giallo-rossi - CBH

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2 September 2019

Dagli aumenti del Fondo sanitario alla carenza di personale. Se parte il Governo, ecco le prime sfide urgenti che attendono i giallo-rossi

Dagli aumenti del Fondo sanitario alla carenza di personale. Se parte il Governo, ecco le prime sfide urgenti che attendono i giallo-rossi

In attesa di capire se si troverà la quadra tra M5S e Pd, di scoprire il programma sanità del nuovo Esecutivo e capire chi sarà il nuovo Ministro della Salute, sul tavolo del nuovo Governo ci sono dei temi urgenti che più di altri non potranno essere rinviati, come la blindatura degli aumenti per il Fsn, la ricerca di una soluzione per la carenza di personale ed il destino della Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale.


Per la sanità sono quindi molti i temi e le sfide in ballo, anche se nelle dichiarazioni ufficiali di sanità si è parlato ben poco.
 

La prima urgenza è quella delle risorse per il Fondo sanitario nazionale. Ricordiamo che la scorsa manovra ha previsto un aumento di 2 mld per il 2020 e 1,5 mld per il 2021. Sul punto sia i 5S che il Pd hanno sempre puntato sulla sanità pubblica e sull’aumento delle risorse per il Ssn. È chiaro però che bisognerà valutare attentamente i conti pubblici e vedere che spazio di manovra ci sarà per la sanità dato che molto probabilmente il grosso delle risorse della Legge di Bilancio sarà drenato dal tentativo di scongiurare l’aumento dell’Iva. E visti i tempi stretti per fare la manovra (e i possibili conseguenti blitz sul Fsn) la difesa degli aumenti è a tutti gli effetti la sfida impellente principale.

 
Altra urgenza, quella che riguarda la carenza di personale. Nel Dl Calabria è stata inserita la possibilità di assumere gli specializzandi ed è stato approvato un nuovo tetto di spesa che allenta i vincoli rispetto a quello passato ma tuttavia l’intervento non appare sufficiente e servirà sicuramente fare qualcosa in più, anche perché il problema impellente è quello di trovare medici specialisti. Una questione che sta portando le regioni (Veneto in testa) ad adottare soluzioni alternative come l’assunzione dei medici neo laureati e senza specializzazione. Sicuramente un modo per risolvere l’emergenza ma anche un chiaro segnale di una sanità pubblica che per tenere il passo abbassa il suo livello.
 
Altro nodo, in questo caso tutto politico, da sciogliere al più presto, per evitare di entrare nel turbine delle polemiche, è quello che riguarda i vaccini. Il Pd ha già chiaramente manifestato la sua volontà di mantenere la legge Lorenzin. Il M5S aveva puntato tutto sull’obbligo flessibile. A prescindere dalle scelte che verranno adottate è chiaro però che servirà fare quanto prima chiarezza.
  
Queste le urgenze, è chiaro poi che i temi in ballo siano plurimi, a partire dal Patto per la Salute che si sarebbe dovuto siglare a settembre.

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