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Inefficienza del sistema sanitario, il Sud è costretto ad operarsi al Nord - CBH

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10 June 2019

Inefficienza del sistema sanitario, il Sud è costretto ad operarsi al Nord

Inefficienza del sistema sanitario, il Sud è costretto ad operarsi al Nord

Tra i meridionali emerge una forte diffidenza a curarsi presso le strutture sanitarie di appartenenza o limitrofe, dando così luogo ad una migrazione sanitaria dal meridione verso strutture sanitarie del Nord, dove è risaputo che l’efficienza del Sistema Sanitario è migliore. In totale in Italia sono solo 9 le regioni con un Sistema Sanitario efficiente e ben 5 quelle in condizioni pessime in fatto di sanità. Ciò che porta gli italiani del sud a spostarsi è la ricerca di strutture qualitativamente migliori per le proprie cure. 

L’Ips (l’Indice di Performance Sanitaria) ha analizzato vari elementi del Sistema Sanitario a livello italiano: la soddisfazione dei servizi offerti, la mobilità attiva, quella passiva, i motivi del disagio economico delle famiglie, l’ammontare delle spese legali dovute a possibili liti da contenzioso e a sentenze sfavorevoli, la democrazia sanitaria e infine la speranza di vita. L’analisi conferma ulteriormente il divario tra Nord e Sud che ostacola la libertà di scelta del luogo di cura, e crea un forte disagio a chi necessita terapie specifiche ed è costretto a curarsi fuori dal proprio Sistema Sanitario Regionale.  

Le regioni con maggior mobilità sanitaria sono Sardegna e Molise, per diffidenza, con un indice di mobilità passiva pari al 28,1%. Al contrario i pazienti che rimangono fedeli al loro sistema sanitario si confermano i lombardi. La Lombardia, infatti, con appena il 4,7%, registra il rapporto minore di ricoveri fuori regione dei residenti. Le destinazioni più ambite dai meridionali sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.  

In testa alla classifica delle regioni che forniscono un Sistema Sanitario migliore troviamo il Trentino Alto Adige, a poca distanza da Emilia Romagna, le peggiori invece sono Calabria, Campania e Sicilia.  

Un quadro del «turismo sanitario» che penalizza il Sud collocandosi in fondo alla classifica per attrattività sanitaria è rappresentato dalla Calabria, sistema più penalizzato, che a fronte di poco meno di 55 mila ricoveri fuori regione, ha maturato un debito pari a oltre 274 milioni di euro. 

Le regioni che attraggono il maggior numero di pazienti non residenti sono: Lombardia (165 mila ricoveri extraregionali), Emilia Romagna (108 mila ricoveri extraregionali), Lazio (79 mila ricoveri extraregionali), Toscana (66 mila ricoveri extraregionali) e Veneto (60 mila ricoveri extraregionali). 

Un’emergenza sanitaria del Paese a cui si aggiunge il preoccupante dato che quasi 1,6 milioni di famiglie italiane del sud Italia ha dichiarato di non avere abbastanza soldi per le spese sanitarie. 

La priorità del Sistema Sanitario Nazione riguarda assolutamente la riorganizzazione delle strutture del Meridione per la quale non sono stati sufficienti i provvedimenti attuati fino ad ora. 

Source: www.marsalaoggi.it